Per lo stalking necessario il dolo

19 Mar 2018 by

La Corte d’Appello di Roma, Sezione I penale, con sentenza n. 537/2018 di pochi giorni fa, ha affermato che non può essere condannato per stalking un uomo che perseguita la ex compagna con l’obiettivo di poter tornare a vedere la figlia minore. Infatti, chiarisce la sentenza, il dolo del delitto di atti persecutori è integrato dalla consapevolezza di chi agisce sulla idoneità delle proprie condotte alla produzione di uno degli eventi previsti dal Codice Penale. E cioè provocare nella persona offesa il fondato timore per l’incolumità propria o di un prossimo congiunto, oppure costringere la stessa ad alterare le proprie abitudini di vita. Nel caso di specie, lo stalking è stato escluso perché la condotta dell’uomo nasceva dalla volontà di esercitare – seppure con modalità assai discutibili – il diritto di visita della figlia minore e non aveva un reale intento persecutorio a danno della ex convivente.

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