Non si può sottrarre la corrispondenza per produrla in giudizio
La Suprema Corte ha di recente affermato (n. 585/2014 del 9 gennaio) che integra reato la condotta di colui che sottragga la corrispondenza bancaria intestata al coniuge per produrla nel giudizio di separazione, considerata anche la possibilità in tali giudizi di richiedere al giudice di ordinare l’esibizione di tutti i documenti che ritenga rilevanti ai fini della causa.