Rischia il carcere il padre che non rispetta gli orari imposti dal giudice

6 Set 2013 by

Con la sentenza n. 35257/13, depositata pochi giorni fa, la Cassazione ha stabilito che la condotta “trasgressiva abituale” di un padre separato che era solito riportare la figlia alla madre costantemente in ritardo, causando problemi sia alla donna (che tardava al lavoro), che alla bimba stessa, sempre in ritardo a scuola, integra il reato di cui all’art. 388 del codice penale (inottemperanza agli obblighi del giudice), punibile con otto mesi di carcere.

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