Morte di un figlio: è danno biologico?
La Corte di Cassazione, con sentenza n. 2557 del 3 febbraio 2011 si è espressa su un argomento dai profili drammatici. In particolare, i giudici hanno stabilito che lo stato di prostrazione, con tutti i suoi sintomi (disperazione profonda, perdita di interesse per il lavoro, per la vita in generale) conseguente a un evento luttuoso di portata gravissima quanto la perdita di un figlio rientra nel danno non patrimoniale da perdita del rapporto di parentela (a come tale va risarcito) e non nel vero e proprio danno biologico, che non può essere risarcito in assenza di un effettivo, concreto pregiudizio per la salute.